Roma: Rete Numeri Pari, procedure trasparenti per beni confiscati= (AGI) – Roma, 15 mag. – Le associazioni e le realta’ raccolte sotto la sigla della Rete dei Numeri Pari chiedono l’avvio di un tavolo di confronto con l’amministrazione capitolina per la costruzione di un percorso condiviso e trasparente per l’assegnazione dei beni confiscati alla criminalita’ organizzata che rimangono inutilizzati. Libera Roma intervenuta alla conferenza stampa ha ricordato che i dati dall’Agenzia beni sequestrati e confiscati contano oggi sul territorio romano 435 beni immobili di cui 307 abitazioni, 67 spazi ad uso commerciale e 51 terreni. La Rete ha incassato come primo risultato la presenza al tavolo dell’assessora alle Politiche Sociali del Comune di Roma, Laura Baldassarre che ha annunciato che il comune sta gia’ lavorando ad un regolamento per l’assegnazione, perche’ finora oltre ad essere mancata una mappatura di questi beni e’ mancata anche ogni forma di pianificazione, definendo talvolta “arbitraria” l’assegnazione da parte delle giunte precedenti. Un primo risultato che segna l’avvio di un’interlocuzione tra l’amministrazione capitolina e le associazioni impegnate sul territorio nel contrasto alla poverta’ e alle diseguaglianze che ogni giorno si occupano di far fronte alle emergenze del territorio e al contrasto del disagio sociale. Arci, daSud, Emmaus, Cgil Roma e Lazio, Rete della conoscenza, Baobab, Consorzio sociale mediterraneo, Legacoop Lazio che si sono alternate al tavolo dei relatori hanno mostrato come in citta’ ci sia un’emergenza criminalita’ e l’alto numero dei beni confiscatine e’ la riprova, ma anche come sia necessario che questi beni vengano destinati al sociale in una citta’ che mostra indici di poverta’ crescente, tornando a chiedere un nuovo incontro all’assessore Baldassarre e al Sindaco Virginia Raggi un consiglio straordinario aperto sul tema delle mafie a Roma.