Romanina, “Quelli del Roxy Bar” tornano con i Caffè della Legalità

Ogni giovedì mattina nello spazio sociale anziani di via Gregoraci 140 si volgeranno letture dei giornali aperte ai cittadini con ospiti giornalisti, personalità della cultura e delle istituzioni. E per i ragazzi delle scuole del quartiere sono previsti laboratori di scrittura.

Si sono voluti chiamare: “Quelli del Roxy Bar” perchè dopo la manifestazione a sostegno dei due baristi che hanno denunciato l’aggressione subita dai Casamonica non vogliono far spegnere le luci sulla Romnaina.  Anzi la vogliono illuminare come tutte le altre periferie della capitale. “Ricominciamo dalla Romanina” e “Non per noi ma per tutti” solo gli slogan che accompagneranno una serie di iniziative nel municipio VII con i Caffè della Legalità del giovedì.

“Dopo il presidio a Roxy Bar ci siamo lasciati con l ‘impegno di tornare nel quartiere. Per evitare iniziative spot, stiamo creando un gruppo di lavoro per programmare insieme a Libera, alla Rete Nobavaglio, Articolo 21, Ordine dei Giornalisti, Forum Terzo Settore, ai comitati di cittadini, agli studenti, all’Università di Tor Vergata e alle realtà della Rete dei Numeri Pari, che raggruppa una novantina di associazioni da DaSud a Cinecittà Bene Comune, un  calendario per programmare la nostra  presenza nei quartieri e nelle scuole per illuminare le periferie raccontando anche il lavoro difficile e prezioso di tante realtà sane e di gruppi di cittadini perbene” spiegano in una nota “Quelli del Roxy Bar”.

“Bisogna ripartire dalle realtà sociali pedr costruire aggregazione alternative reali alla malavita creando servizi e dando risposte alla povertà diffusa – incalza Giuseppe De Marzo di Libera e della Rete dei Numeri Pari – Sui fatti della Romanina le responsabilità sono di una politica ipocrita: di chi porta solidarietà e con l’altra mano tagli i servizi fondamentali creando cittadini di seria A e di serie C. L’ipocrisia di chi parla di legalità ed onestà per sgomberare persone e famiglie costrette dalla crisi o per morosità incolpevole a occupare una casa, mentre dall’altra parta non ha il coraggio di restituire i beni beni confiscati dei Casamonica e di altri clan per usi sociali ai cittadini impegnati nel contrasto alle mafie ed alle disuguaglianze”.

“Ci siamo voluti chiamare ‘Quelli del Roxy Bar’ per non scordare la mobilitazione di solidarietà nei confronti dei due giovani baristi aggrediti che hanno avuto il coraggio di denunciare le prepotenze dei Casamonica. Ma non solo abbiamo deciso di iniziare un percorso per creare iniziative e servizi in periferia partendo dalla Romanina coinvolgendo il Municipio e le istituzioni – spiegano  gli attivisti del gruppo  –  Il nostro obiettivo e anche chiedere l’assegnazione di una delle ville sequestrate ai Casamonica o ad altri clan per farla diventare la casa dei cittadini e poter ospitare così attività di aggregazione, culturali e di studio legate anche all’Università di Tor Vergata”.

“Nel frattempo abbiamo deciso di organizzare e garantire una presenza continuativa nel quartiere insieme ai comitati di cittadini e a tutte le reti delle associazioni – spiega Floriana Bulfon, giornalista e tra i promotori del gruppo “Quelli del Roxy Bar” –  la solidarietà  a parole non basta. Vogliamo essere presenti sul territorio dando un contributo concreto, partendo dalle scuole, dai più piccoli. Perché per combattere la mafia è necessario riconoscerla e investire sulla cultura dei diritti”.

Si comincia con i giovedì mattina di maggio e di giugno con le letture di giornali aperte ai cittadini e agli studenti del quartiere. E poi laboratori di scrittura “Cronista per un giorno” rivolti ai più giovani: “per spiegare e insegnare ai ragazzi delle scuole medie e delle superiori come scrivere un articolo o come poter affrontare il tema agli esami di Maturità”. Al progetto hanno già aderito alcune classi dell’Istituto comprensivo Raffaello con i docenti coordinati dalla dirigente scolastica Chiara Pinti.

Durante le mattinate del 31 maggio, 7 giugno, 14 giugno, 21 giugno e 28 giugno (che si terranno dalle 10.30 alle 12. 30 nel centro anziani di via Gregoraci 140  della Romanina, a poche centinaia di metri dal Roxy Bar)  si svolgeranno incontri tematici con giornalisti, artisti, e personalità  della cultura e delle istituzioni e i rappresentati del Comitato di quartiere della Romanina con il presidente Fabrizio Di Meo. Al primo appuntamento di giovedi 31 maggio parteciperanno tra gli altri: la Cgil Roma Sud Pomezia Castelli ( durante l’incontro è previsto  un punto di consulenza su vertenze di lavoro e su aspetti previdenziali), Alessandro Gilioli vicedirettore de l’Espresso, Paolo Borrometi presidente di Articolo 21 da anni sotto scorta perchè minacciato dai boss mafiosi, lo scrittore Paolo di Paolo. Sono previsti collgamenti anche con Giornale Radio Sociale e Radio Articolo 21.

Il programma dei successivi incontri, in via di definizione, prevede anche la presenza di Enrico Bellavia della Cronaca di Roma di Repubblica, Maurizio Landini, Valerio Carocci del Cinema America, Pietro Vereni dell’ateneo di Tor Vergata, Angela Paolicelli di Link, Francesca Re David, segretaria generale Fiom. “E al termine di ogni mattina – assicurano “Quelli del Roxy Bar” – poi andremo a prendere il caffè al Roxy Bar…”.

http://roma.repubblica.it/cronaca/2018/05/29/news/romanina_quelli_del_roxy_bar_tornano_con_i_caffe_della_legalita_-197695102/

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