Da sabato scorso, giorno in cui si è sviluppato un incendio che ha danneggiato una parte minima della struttura, l’occupazione abitativa del 4 stelle è sotto assedio da parte di istituzioni irresponsabili che, invece di preoccuparsi di 500 persone che stanno resistendo in mezzo a mille difficoltà, hanno deciso di utilizzare l’incidente per produrre lo sgombero.
A 48 ore dal sopralluogo della Commissione stabili pericolanti non si ha ancora l’esito sull’agibilità della struttura ma l’atteggiamento aggressivo di Acea svela perfettamente la strategia dell’assedio che il Comune di Roma ha deciso di mettere in campo, come già accaduto nell’occupazione di via Quintavalle a Cinecittà nell’agosto 2017.
Dopo aver staccato l’acqua e la luce sabato all’intero stabile, portandosi via la cabina elettrica e nella notte anche i tubi dalla strada, questa mattina Acea è intervenuta nuovamente per staccare un collegamento che garantiva da ieri sera un minimo di erogazione di acqua.
Di fronte all’inconsistenza delle proposte offerte dalla Sala operativa sociale, poche decine di posti in emergenza, peraltro da verificare, nella struttura della Croce Rossa a via Ramazzini, gli abitanti del 4 stelle hanno deciso di resistere per difendere la loro casa, consapevoli che l’unica prospettiva offerta dalle istituzioni è la strada.
Di fronte a questo atteggiamento aggressivo nei confronti di chi sta provando ad andare avanti, compresi 141 minori che continuano regolarmente a frequentare le scuole, dobbiamo difenderci collettivamente. L’acqua è un bene comune e in quanto tale va garantita, per questo non è tollerabile il comportamento di un’azienda come Acea.
Domani alle ore 12 invitiamo tutt* a sostenere e prendere parola nella conferenza stampa che stiamo convocando per mostrare qual è la situazione reale dello stabile e le condizioni delle persone che hanno deciso di resistere.
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Movimento per il diritto all’abitare