E’ già partito il countdown della Prefettura per liberare l’immobile dopo Ferragosto. L’allarme di Giuseppe De Marzo, coordinatore della Rete dei Numeri Pari: “C’è una nuova emergenza, altre 127 famiglie rischiano di restare per strada!”
I giorni a disposizione sono sempre meno mentre l’emergenza sociale è sempre più vicina. Entro la fine di agosto l’immobile in viale del Caravaggio deve essere sgomberato, così ha deciso la prefettura. «Andiamo verso una situazione esplosiva – denuncia Giuseppe De Marzo, coordinatore della Rete dei Numeri Pari che invita associazioni e cittadini a mobilitarsi in difesa degli occupanti dell’VIII municipio – perché in quello stabile abitano 127 famiglie e 80 minori, persone che si andrebbero a sommare alle 50 famiglie di via Cardinal Capranica rimaste per strada».
L’accusa è duplice: da una parte l’assessora alle Politiche sociali Laura Baldassarre «mente quando dice che nessuno degli abitanti di Primavalle è stato lasciato solo perché tutti hanno diritto a un’alternativa, non solo quelli che vengono censiti come fragili». Dall’altra, aggiunge De Marzo, «ci sentiamo dire che quanto successo il 15 luglio non deve ripetersi in viale del Caravaggio, ma ad oggi nessuna istituzione ha messo sul tavolo soluzioni concrete».
Il riferimento è al bonus da 500 euro mensili per un massimo di tre anni pensato dall’amministrazione 5s per provare a tamponare l’emergenza: in mancanza di posti a disposizione nelle strutture di accoglienza, l’intenzione è di contribuire al pagamento di un canone da destinare alle famiglie più fragili. Ma il tempo per trovare privati disposti ad affittare è poco e «in questo modo vengono sprecate risorse pubbliche nonostante Roma sia piena di palazzi vuoti, di beni confiscati alla mafia e l’emergenza abitativa duri da anni, il che è un paradosso», spiega il coordinatore della Rete dei Numeri Pari che il 2 agosto ha partecipato al tavolo in comune insieme ai rappresentanti dei movimenti per il diritto all’abitare. Il prossimo si terrà il 26 agosto, un giorno prima del tavolo per l’ordine e la sicurezza in prefettura. «Se non porteranno soluzioni concrete da quello stabile non ce ne andremo. Comune e Regione non possono cedere alla volontà del ministro dell’Interno Matteo Salvini che invece ha fatto di Roma il suo set cinematografico», continua De Marzo.
Intanto, aumenta la solidarietà nei confronti degli abitanti di viale del Caravaggio: Militant A, il cantante degli Assalti Frontali, ha lanciato la sua protesta in rima contro gli sgomberi e il 9 giugno ha ospitato sul palco del parco Shuster una delle occupanti dell’VIII municipio. L’associazione Che Guevara ha organizzato una staffetta per non lasciare soli gli abitanti, rimanendo a dormire a turno nello stabile. Alle assemblee che si sono svolte nei giorni precedenti si aggiungono quelle del 22 agosto: a chiamare la società civile è prima la Rete dei Numeri Pari, alle 16:30, poi alle 18 saranno i movimenti per il diritto all’abitare a fare il punto della situazione e a cercare di capire in che modo fermare l’emergenza.