Si terrà il 29 gennaio il quarto appuntamento del percorso Mosaico Roma, promosso dalla Rete dei Numeri Pari e dedicato al tema delle politiche e dei servizi sociali, intitolato Saperi e proposte per le politiche e i servizi sociali di Roma Capitale. Dalle ore 17:00 alle 20:00 sui canali social e sul sito della Rete dei Numeri Pari sarà possibile seguire in diretta l’iniziativa. Un incontro in cui si parlerà del portato di innovazione nel rapporto tra Terzo Settore e Pubblica Amministrazione alla luce della sentenza della Corte Costituzionale e del decreto semplificazione, dell’esperienza regionale nella co-programmazione e dello stato dell’arte del Piano Sociale Regionale, del modello di economia solidale attuato a Lisbona e della possibilità di replicarlo a Roma, del ruolo delle realtà sociali e della politica nel contrasto a povertà, disuguaglianze e mafie.
All’iniziativa parteciperanno: Luca Antonini, Magistrato della Corte Costituzionale e redattore della Sentenza n. 131/2020; Tiziana Biolghini, consulente sulle politiche sociali per il Presidente Regione Lazio, già Dirigente area Sussidiarietà orizzontale Terzo Settore; Francesca Danese, portavoce del Forum del Terzo Settore; Giuseppe De Marzo, responsabile nazionale di Libera per le Politiche Sociali e coordinatore nazionale della Rete dei Numeri Pari e Paula Marques, Assessora del Comune di Lisbona.
In Italia è in corso, almeno dalla L. 328/2000, un dibattito sul ruolo della società civile organizzata nel disegno e nell’attuazione delle politiche sociali e sul suo rapporto con l’amministrazione pubblica, a cui questa emergenza ha ridato centralità. Due elementi sono recentemente intervenuti a definire i contorni di questo rapporto: la Sentenza n.131 del 2020 della Corte Costituzionale, che offre una lettura dell’articolo 55 del Codice del Terzo Settore, che tutela le forme di co-programmazione, co-progettazione e accreditamento alla luce del principio di sussidiarietà orizzontale, valorizzato dall’articolo 118, 4° comma, della Costituzione; e l’approvazione del Decreto semplificazione (Decreto Legge 16 Luglio 2020, n.76) con cui, nel rapporto fra Amministrazione Pubblica ed enti di Terzo Settore, il legislatore sembra attribuire al Codice del Terzo Settore una priorità rispetto alle norme del Codice dei Contratti Pubblici.
Si tratta di innovazioni importanti, che consentono di ridefinire il perimetro della programmazione e realizzazione delle politiche e degli interventi sociali, aprendo a una prassi nelle relazioni fra Amministrazione e Terzo Settore che consente di ripensare un modello di welfare – in cui il Terzo Settore possa assumere un ruolo propositivo e non meramente attuativo – e un modello di economia solidale orientato da obiettivi di giustizia sociale che pone al centro co-programmazione, co-progettazione e accreditamento e un nuovo modello di governo partecipato.
A fronte della crescente sofferenza sociale che attraversa il paese e la città di Roma dal 2008, le risposte messe in campo dalla politica ai diversi livelli, nazionale e di amministrazione capitolina, sono state insufficienti e in alcuni casi controproducenti. Da un lato la povertà di una città dove già prima del Covid 19 una persona su tre era a rischio esclusione sociale, il 51,3% della popolazione aveva un reddito inferiore ai 15 mila euro annui, oltre 134mila giovani erano Neet e 200mila persone vivevano in condizioni di disagio abitativo; dall’altra i numeri della criminalità organizzata presente a Roma con 90 clan e 100 piazze di spaccio capaci di mettere a disposizione un vero e proprio welfare sostitutivo mafioso là dove lo stato non riesce a garantire lavoro, diritti e una vita dignitosa. Tutto questo ha fatto di Roma la capitale delle disuguaglianze e delle mafie.
La sola a dare risposte concrete è stata la cittadinanza organizzata in forme più o meno riconosciute, dagli enti di Terzo Settore, ai comitati, alle parrocchie, agli spazi occupati e autogestiti. Queste molteplici esperienze, intervenute a compensare le gravi carenze di intervento del pubblico, hanno svolto una funzione della massima importanza, mettendo in campo le proprie risorse e capacità di organizzarsi in reti mutualistiche, a partire dalle conoscenze derivanti dalla loro prossimità alle situazioni di maggiore fragilità. Un insieme di esperienze che dà sostanza a quei valori di uguaglianza e solidarietà che informano la nostra Costituzione.
Per queste ragioni ci ritroveremo insieme il 29 gennaio per approfondire la lettura delle povertà in città, riconoscere il lavoro di sostegno fatto dalle esperienze sociali e sindacali e costruire proposte concrete per il futuro della città di Roma.
PROGRAMMA
I vantaggi nel rapporto tra Terzo Settore e Pubblica Amministrazione alla luce della sentenza n.131 del 2020 della Corte Costituzionale e del decreto semplificazione – con Luca Antonini, Magistrato della Corte Costituzionale e redattore della Sentenza n. 131/2020.
L’esperienza regionale nella co-programmazione e dello stato dell’arte del Piano Sociale Regionale – con Tiziana Biolghini, consulente sulle politiche sociali per il Presidente Regione Lazio, già Dirigente area Sussidiarietà orizzontale Terzo Settore.
La capacità degli enti di TS e dell’amministrazione pubblica di realizzare nuovi modelli di collaborazione – con Francesca Danese, portavoce del Forum del Terzo Settore Lazio.
Il ruolo delle politiche sociali nel contrasto a povertà, disuguaglianze e mafie – con Giuseppe De Marzo, responsabile nazionale di Libera per le Politiche Sociali e coordinatore nazionale della Rete dei Numeri Pari;
L’esperienza di economia solidale in corso a Lisbona e la sua replicabilità nel contesto romano – con Paula Marques, Assessora del Comune di Lisbona.
L’iniziativa sarà trasmessa in diretta streaming sulla pagina e sul sito della Rete dei Numeri Pari.
Scarica il documento di proposta Mosaico Politiche e servizi sociali
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