09-06-2021 – di: Eurispes
Il Rapporto Italia dell’Eurispes, giunto alla 33ª edizione, ruota attorno a sei capitoli, ciascuno dei quali offre una lettura dicotomica della realtà esaminata. Ogni capitolo è illustrato attraverso i saggi e 60 schede fenomenologiche. Vengono affrontati, con una lettura duale della realtà, temi ritenuti rappresentativi della attualità politica, economica e sociale del nostro Paese. Le dicotomie analizzate sono: continuità/frattura; Oikos/Kosmos; sostenibilità/insostenibilità; scienza/coscienza; salute/malattia; Meridione/Settentrione. Ad arricchire il Rapporto, le indagini campionarie, che hanno sondato alcuni dei temi tradizionalmente proposti dall’Eurispes e altri di recente interesse: la fiducia nelle istituzioni, l’opinione su alcune delle misure proposte o introdotte dal Governo, la situazione economica delle famiglie e i consumi, l’idea di futuro tra i giovani, gli stereotipi e il politicamente corretto, i temi etici, gli stereotipi su Nord e Sud del Paese, il mondo degli animali, le nuove abitudini alimentari, lo stalking, la salute mentale e l’uso dei farmaci, l’informazione attraverso i media, il mondo dello scoutismo attraverso l’indagine condotta in collaborazione con l’Agesci, lo smart working, il cambiamento delle abitudini a causa della pandemia.
Di seguito alcuni flash sulla indagine svolta.
Fiducia nelle istituzioni: ottimo risultato in termini di consensi per il Presidente della Repubblica, per le forze armate e le forze di polizia. Calano la magistratura, la chiesa e i sindacati. L’operato dei presidenti di regione divide a metà l’opinione pubblica con una prevalenza di sfiduciati. Eppure in molti chiedono maggiore autonomia per le regioni (54,7%). L’elezione diretta del Presidente della Repubblica ancora non convince.
Pessimismo sul futuro dell’economia del paese, anche se per la maggior parte dei cittadini la propria condizione economica nell’ultimo anno è rimasta stabile. Segnali positivi sul fronte del risparmio, pesano di più mutuo e affitto. Diffuso il ricorso alle rate.
L’idea del futuro tra i giovani, prima e dopo la pandemia, in un contesto internazionale. I valori della vita dei giovani tra i 18 e i 30 di Italia, Germania, Polonia e Russia sono fortemente orientati verso ambiti che riguardano la vita sociale e privata, evidenziando, invece, una lontananza rispetto ai valori politici e a quelli spirituali.
Europa: indispensabile per uscire dalla crisi, ma dobbiamo contare di più come Stato membro. Sull’arrivo dei fondi europei prevalgono i fiduciosi, anche se di poco.
Donne – uomini: ancora oggi troppe disparità nel lavoro e nella società. I più discriminati: transgender, senzatetto e rom.
Nord – Sud: una fotografia dell’idea degli italiani sugli stereotipi. Per quanto riguarda l’immagine del Settentrione, il Centro e il Sud rappresentano le zone in cui è maggiormente diffusa la percezione di intrattenere con i settentrionali rapporti indicati come normali (nel 70,5% e nel 70,3% dei casi). Rapporti con una connotazione più marcatamente positiva, descritti come di reciproca disponibilità o addirittura eccellenti, sono intessuti con maggiore frequenza, nell’ordine, nel Nord-Ovest (18,9%) e nel Nord-Est (18,6%) per quanto concerne il primo caso e nel Nord-Est (22,6%) seguito dal Nord-Ovest (16,9%) per quanto riguarda il secondo. Ostilità e insopportabilità sono vissute più intensamente nelle Isole (rispettivamente, nell’11,4% e nel 9,5% dei casi). L’espressione “pensano solo al lavoro” per descrivere l’indole dei Settentrionali è condivisa dal 52,1% degli italiani. Quella del loro alto senso civico è un’opinione particolarmente diffusa (59,8%). L’immagine del settentrionale freddo e distaccato resiste nel tempo: nel 62,3% dei casi non si è d’accordo con l’affermazione “i settentrionali sono molto aperti”. Più della metà degli intervistati (57%) ritiene non veritiera l’affermazione per cui gli abitanti del Nord sono razzisti. Per quanto riguarda invece l’idea del Meridione, sono gli abitanti del Centro Italia ad esprimere, in maggior misura, un giudizio di neutralità, descrivendo i loro rapporti con i meridionali come “normali” (64,5%). Rapporti non idilliaci sono vissuti più intensamente nelle regioni del Nord-Est, che fanno registrare il minor numero di risposte relative alla “reciproca disponibilità” (11,8%) e il maggior numero di risposte totalmente negative (rapporti “insopportabili” nel 7,3% dei casi). Nel 3,8% dei casi al Nord vengono indicati rapporti addirittura ostili. La maggioranza dei cittadini non condivide l’idea che i meridionali abbiano poca voglia di lavorare (67,7%). Quasi 7 italiani su 10 (68,2%) ritengono che i meridionali siano generosi. Sulla presunta ignoranza e inciviltà dei meridionali il 24,2% si trova complessivamente d’accordo con la prima opzione, mentre la seconda trova riscontro nel 25,3% dei casi.
Temi etici: favorevoli a tutela coppie di fatto, eterologa, eutanasia e testamento biologico. No a suicidio assistito, adozioni per persone dello stesso sesso, droghe leggere e prostituzione
Il Servizio Sanitario Nazionale investe poco nell’assistenza psicologica. I dati raccolti indicano che in Italia un intervistato su 5 (19%) ha assunto psicofarmaci nell’ultimo anno. Il 27,2% si è rivolto a uno psicologo, il 5,6% a uno psichiatra
Stalking: un italiano su dieci ha subito questo reato, più dell’80% delle vittime non denuncia. La percentuale più alta di vittime di stalking si concentra tra i 18 e i 24 anni (13%) e tra le donne, vittime tre volte più degli uomini.
Stili alimentari: stabile il numero dei vegetariani, molto diffuse le diete “senza” e l’uso di integratori. Ad abbracciare un regime alimentare tradizionale è l’85,2% degli intervistati, mentre la restante parte della popolazione si divide fra il 6,6% di coloro che affermano di non essere attualmente vegetariani ma di esserlo stati in passato e l’8,2% di chi dichiara di essere vegetariano vegano.
La sintesi del rapporto è disponibile qui, nel sito di Eurispes:
(https://eurispes.eu/wp-content/uploads/2021/05/eurispes_sintesi-rapporto-italia-2021.pdf)