Un tradimento pesantissimo degli impegni presi con le realtà sociali e sindacali della Rete dei Numeri Pari quotidianamente impegnati contro le mafie in città.
Dopo tre anni e due mesi dall’approvazione del Regolamento cittadino per l’uso e la gestione dei beni confiscati e sequestrati alla criminalità organizzata la consiliatura della Sindaca Raggi si chiude senza attivazione del Forum cittadino. Un tradimento pesantissimo degli impegni presi con le realtà sociali e sindacali della Rete dei Numeri Pari quotidianamente impegnati contro le mafie in città.
Questo restituisce la misura dell’enorme sottovalutazione del problema mafioso in città. Perché al di là delle apparenze e delle dichiarazioni di facciata a favore di telecamere, la lotta contro le mafie è innanzitutto un esercizio quotidiano di partecipazione collettiva, dove le armi migliori da utilizzare sono la cultura e i diritti sociali. L’attivazione del Forum sui Beni Confiscati avrebbe garantito maggiore trasparenza, partecipazione, risorse e opportunità attraverso l’utilizzo sociale di una parte del patrimonio della criminalità organizzata. Sarebbe stato un atto di restituzione concreta nei confronti della cittadinanza e allo stesso tempo di costruzione collettiva di una memoria condivisa. Avrebbe aiutato la nostra città a costruire una nuova cultura contro le mafie e la zona grigia, orientata alla giustizia sociale. Ma evidentemente per la Sindaca Raggi e la sua Giunta questa non è stata una priorità.
Era il 21 giugno 2018 quando in aula Giulio Cesare il Consiglio Comunale approvò il Regolamento sui Beni Confiscati. Un atto importantissimo frutto frutto di un percorso di confronto durato mesi e che ha visto protagoniste le realtà della Rete dei Numeri Pari. Il regolamento prevedeva l’attivazione di un luogo di confronto fondamentale – il Forum beni confiscati – e ne disponeva la sua attivazione entro sei mesi. Sono passati tre anni e due mesi dall’approvazione del 2018 e del Forum nessuna traccia. Il 26 luglio scorso la Sindaca Raggi aveva annunciato l’attivazione del Forum come cosa fatta ma in realtà è stato solamente redatto il regolamento organizzativo e inserito nell’ordine dei lavori del Consiglio Comunale. In quell’occasione, la Rete dei Numeri Pari aveva denunciato con fermezza il concreto rischio che la delibera non fosse nemmeno discussa dato che si trovava in coda a una lista che conteneva oltre 70 proposte di deliberazione da sciogliere in 4 sedute. Oggi questo rischio è una certezza!
In una città in cui insistono 94 clan, 100 piazze dello spaccio e oltre 900 in beni confiscati – tra quelli già assegnati (288) e quelli in gestione all’A.N.S.B.C. (656) – è urgente e necessario che chi si presenterà alle elezioni del prossimo 3 ottobre prenda un impegno serio con la città e le realtà sociali e sindacali che operano sui territori in merito all’attivazione del Forum cittadino. La politica deve essere in grado di dare uno schiaffo alle mafie e stare dalla parte dei cittadini, delle cittadine e delle realtà sociali e sindacali che quotidianamente si battono sui territori. La città non può più aspettare!
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