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In assenza di risposte adeguate all’altezza della sfida, vista la mancanza di ascolto del Governo Draghi delle realtà sociali e dei movimenti impegnati sul campo a contrastare disuguaglianze, povertà e mafie, le realtà della Rete dei Numeri Pari sono scese in piazza per i Diritti e la Giustizia sociale.
Lo hanno fatto in occasione della Giornata Mondiale per l’eliminazione della povertà. Sono associazioni, cooperative sociali, sindacati, reti studentesche, centri antiviolenza, parrocchie, comitati di quartiere, circoli culturali, movimenti per il diritto all’abitare, scuole pubbliche, biblioteche popolari, centri di ricerca, presidi antimafia, progetti di mutualismo sociale, fabbriche recuperate, fattorie sociali impegnate da anni sui propri territori nel contrasto a disuguaglianze, povertà e mafie. Quelle stesse realtà che durante il lock down si sono rimboccate le maniche sostenendo decine di migliaia di persone in difficoltà attraverso forme di mutualismo e solidarietà.
Queste piazze hanno segnalato dei bisogni, delle risposte e delle pratiche nuove portate avanti dal basso attraverso forme di partecipazione e inclusione che rappresentano una risposta alla distanza tra chi è in difficoltà e la politica. Tutte le piazze hanno avuto un valore unico, espressione del lavoro dei soggetti sociali e sindacali che compongono la Rete a livello locale, segnalando proposte e pratiche utili non solo a dare risposte nell’immediato ma a costruire un punto di vista condiviso e partecipato.