Stagnazione delle risorse e aumento degli investimenti marginale:
il Terzo settore chiede un assestamento entro marzo
È stato votato questa mattina il maxiemendamento al Documento Unico di Programmazione e al bilancio previsionale 2022-2024 di Roma Capitale. Poche le differenze sostanziali con le prime stesure.
Dopo uno studio approfondito della documentazione, le realtà sociali che hanno incontrato il Sindaco e le Assessore al Bilancio e alle politiche sociali lo scorso 27 dicembre, condividono le seguenti valutazioni.
La consistenza degli ulteriori stanziamenti previsti dal maxiemendamento appare marginale, sia in valore assoluto che in percentuale rispetto all’intero bilancio. Si tratta, per lo più, di acquisizione di trasferimenti sopravvenuti o di riassegnazioni di budget all’interno delle risorse assegnate. Complessivamente, per le spese di carattere sociale a bilancio sono previsti degli incrementi, rientranti nei precedenti stanziamenti, per lo più provenienti da ulteriori trasferimenti dello Stato.
Tirando le somme di queste valutazioni preliminari, si conferma una stagnazione delle risorse rispetto agli anni precedenti e il giudizio delle realtà sociali non può essere positivo. Come denunciato più volte dalle reti sociali, il Comune di Roma non ha speso negli ultimi anni il 53% dei fondi stanziati e questo rappresenta un rischio anche per la Giunta in carica. Per invertire la rotta di questa tendenza negativa, sarà fondamentale attivare – come accennato all’incontro dello scorso 27/12 – un Tavolo di confronto fra Amministrazione e realtà del Terzo settore per monitorare costantemente la previsione e l’impegno reale delle risorse stanziate, estendendo tale analisi anche ai Municipi. Inoltre, a causa della compressione dei tempi di analisi e di modifica del Bilancio di previsione, è urgente anticipare i tempi relativi al primo assestamento al massimo entro i primi di marzo e di avere a disposizione come richiesto il tutti i dati relativi all’allocazione delle risorse.
Affinché il bilancio di Roma Capitale sia uno strumento reale per risolvere i problemi, contrastare le enormi disuguaglianze esistenti, le criticità della città e delle persone che la abitano, è necessario un impegno concreto da parte dell’Amministrazione a estendere il confronto all’intero Consiglio comunale e strutturare un dialogo costante con le realtà sociali quotidianamente impegnate sui territori, al fine di sostenere le istanze provenienti dai diversi territori della città. In questo senso le realtà sociali confermano la loro disponibilità a un confronto con l’amministrazione e con i rappresentanti e le rappresentanti dell’assemblea capitolina.
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