«Alla radice della crisi ci sono le disuguaglianze. E la situazione con il governo Meloni può solo peggiorare»

Secondo Oxfam, in Italia aumenta il divario tra ricchi e poveri. Mentre le scelte dell’Esecutivo, lungi dal risolvere i problemi, li accrescono. E il rischio di derive autoritarie è dietro l’angolo

Di Giuseppe De Marzo – 2 febbraio 2024 | L’Espresso

In Italia il 5% più ricco della popolazione possiede una ricchezza maggiore rispetto all’80% più povero. L’1% una ricchezza 84 volte superiore a quella complessiva del 20% più povero. Dall’inizio della pandemia fino al mese di novembre del 2023 il numero dei miliardari è aumentato di 27 unità (da 36 a 63) e il valore dei loro patrimoni cresciuto in termini reali di oltre 68 miliardi (totale 217,6, +46%).

Nel 2023 è lievitato anche il numero dei multimilionari, passati da 80.880 a 92.710, come i loro patrimoni, aumentati complessivamente di 178 miliardi. I 50.000 italiani più ricchi (0,1% popolazione) hanno visto la quota di ricchezza passare da 5,5% a 9,4%. Mentre la quota del top 0,01% ha più che raddoppiato la concentrazione patrimoniale.

Sono alcuni dei dati dell’ultimo report Disuguitalia presentato da Oxfam pochi giorni fa per denunciare le persistenti disuguaglianze nel nostro paese. E sarebbe andata peggio se nel 2021 non ci fossero stati i trasferimenti pubblici di cui hanno beneficiato il 15% delle famiglie. Senza il reddito di cittadinanza e gli altri interventi come il sostegno agli affitti o il bonus energia, l’incidenza della povertà assoluta che oggi colpisce 5,6 milioni di italiani sarebbe stata maggiore dello 0,7% rispetto all’attuale 8,3%.

L’Italia è tra i primi posti dei paesi OCSE per le disuguaglianze di reddito disponibile. Così come per la povertà “intergenerazionale”, più intensa che in qualsiasi altro paese europeo. Anche l’inflazione da noi si è trasformata in una vera e propria tassa sui poveri. Senza che questo ci spinga a ripensare le politiche industriali, diminuire la dipendenza dei fossili e introdurre misure di regolamentazione dei prezzi per non essere ostaggi di oligopoli. Il governo Meloni ha scelto invece, per sua natura, di rimanere ancorato al vecchio modello di crescita nazionale, caratterizzato da scarsa sostenibilità ambientale, bassa intensità di lavoro e alto consumo di energia, difendendo le vecchie rendite di posizione.

Nei prossimi mesi secondo Oxfam subiremo un ulteriore aumento delle disuguaglianze conseguenza dell’impatto degli ultimi provvedimenti governativi: cancellazione del RdC, tagli alle politiche sociali, ddl Lavoro e riforma fiscale. Diminuiscono le risorse per i poveri, trattati in modo diverso in situazioni simili, il lavoro diventa ancora più povero e ricattabile, mentre si riducono i prelievi di alcune categorie privilegiate, violando il criterio di progressività stabilito dall’art.53 della Costituzione.

Siamo in una policrisi. Non si tratta di una congiuntura ma del risultato dell’accumulazione di problemi negati o affrontati con soluzioni temporanee o inadeguate, preferite all’indispensabile e urgente ripensamento sistemico dell’esistente.

Non siamo tutti sulla stessa barca se alcuni sono su transatlantici mentre molti muoiono affogati. Le disuguaglianze minano la coesione sociale, così come l’aumento della marginalità e perifericità aumentano la distanza dei cittadini dalla politica e dalle istituzioni, alimentando populismi e politici che hanno costruito carriere sulla paura. Con il rischio di derive autoritarie, ormai dietro l’angolo viste le scelte di bilancio e l’attacco frontale ai valori della Repubblica portati avanti dal governo Meloni con la secessione dei ricchi (autonomia differenziata) e con il tentativo di accentramento dei poteri (premierato). È dovere di tutti e tutte impedirlo se non vogliamo un’era di incontrollata supremazia oligarchica. La lotta contro le disuguaglianze oggi più che mai vuol dire lotta per la democrazia. Facciamo Eco!

https://lespresso.it/c/opinioni/2024/2/7/alla-radice-della-crisi-ci-sono-le-disuguaglianze-e-la-situazione-con-il-governo-meloni-puo-solo-peggiorare/49898

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER
I agree to have my personal information transfered to MailChimp ( more information )
Autorizzo La Rete dei Numeri Pari a processare i miei dati personali secondo il Decreto Legislativo 196/2003 e/o successive integrazioni o modifiche
Noi odiamo lo spam. I tuoi dati saranno usati in conformità al Regolamento (UE) 2016/679