Flumen festival – dal 30 agosto al 1 settembre a Fiumicino il festival dell’ecologia, della nonviolenza e delle migrazioni

Dal 30 agosto al 1 settembre negli spazi dell’Expò-Salsedine a Fiumicino (Via della Scafa, 143) si terranno tre giorni di festa all’insegna dell’ecologia, della nonviolenza e delle migrazioni promossi dal Movimento Nonviolento – Roma, dall’Associazione “Io,Noi” e dalla Biblioteca per la Nonviolenza. Musica e spettacoli dal vivo di qualità, buon cibo e birre artigianali con la partecipazione dell’Equilibrium Pub, saranno la cornice entro la quale si dipanerà un programma culturale di spessore, con ospiti nazionali e internazionali. Non mancheranno spazi di collaborazione con altre reti e associazioni del territorio e per la condivisione di buone pratiche di cittadinanza attiva, stand d’artigianato creativo, giochi per i bambini e le famiglie, soluzioni innovative… e tanto altro ancora.
Perché FLUMEN? L’uso del termine latino per indicare la parola “fiume” non soltanto è un chiaro richiamo al nostro Tevere che qui sfocia, ma contiene al suo interno quel LUMEN, quella fiammella di speranza nel cambiamento che vogliamo tenere accesa e far scorrere tra la gente. Un fiume di attività che vanno al mare, che si aprono verso nuovi orizzonti, senza né arsura né sazietà, senza mai chiudere la sorgente, lasciando scorrere. E se vi invitassimo per tre giorni a bagnarci tutti nello stesso FLUMEN?
ECOLOGIA – Un fiume di dati scientifici ci dice ormai che è tempo di agire per contrastare i cambiamenti climatici, l’onda verde che sta attraversando l’Europa (e non solo), in particolare grazie all’impegno dei giovani, ci chiede di cambiare i nostri stili di vita, il nostro rapporto con l’ambiente e le città, l’economia verso modelli più sostenibili. Di questo parleremo e discuteremo con esperti e attivisti, immaginando insieme nuovi modi di fare pace con la natura e tra le persone.
NONVIOLENZA – Un fiume carsico di resistenza attiva, di disobbedienza civile e di politiche per il disarmo che scorre in tutte le culture e lungo il corso di tutta la storia umana. Siamo persuasi che la nonviolenza sia l’aggiunta necessaria per tutte quelle componenti sociali che non si riconoscono nella cultura dominante: se da qualche parte dobbiamo iniziare per contribuire a una nuova, significativa svolta nella storia, sono le sue sorgenti e le sue possibilità che dobbiamo riscoprire e far giungere al mare.
MIGRAZIONI – Un fiume di umani, altri animali e merci, ma anche di idee che circolano nel mondo globalizzato e ci rendono interdipendenti. Fenomeni di massa che ci mettono di fronte a sfide con le quali misurare tutta la nostra capacità di immaginazione creativa. Pensare migrante significa anche impegnarsi per la costruzione collettiva di un’identità aperta e finalmente capace di ascolto: un’irriducibile alternativa globale all’organizzazione capitalistica dei bisogni e del lavoro, al dominio tecnologico, alla concentrazione distorta del potere.
Chi ritiene che tutto sia perfetto nell’umanità-società-realtà, ci pensi. Ma un punto sia chiaro: che le difficoltà non impediscono di cominciare, di farsi centro di nonviolenza. Ogni musica ha cominciato, prima di aspettare che tutti ascoltassero. Ognuno che è innamorato non aspetta che tutti quanti si innamorino. (Aldo Capitini)

Evento FB: https://www.facebook.com/events/2380651595527589/

CrowFounding: https://www.produzionidalbasso.com/project/flumen-festival-dell-ecologia-della-nonviolenza-e-delle-migrazioni/

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