Gli italiani e le disuguaglianze: i dati del sondaggio di DEMOPOLIS – Istituto Nazionale di Ricerche

La percezione delle disuguaglianze e i fabbisogni di welfare dei cittadini. I dati dell’indagine per il Tg3 e Linea Notte presentati dal direttore dell’Istituto Demopolis.

L’Istituto Nazionale di Ricerche Demopolis ha svolto un’indagine sulla percezione che gli italiani hanno delle disuguaglianze e quali sono le azioni da mettere in campo per diminuirle. Questo è un tema che si intreccia moltissimo con le politiche economiche dei Governi degli ultimi 10 anni e con la manovra finanziaria in corso. Sulle disuguaglianze in Italia pesa moltissimo la crisi economica degli ultimi 10 anni.

Il dato che colpisce è che 6 italiani su 10 ritengono che le disuguaglianze sono aumentate; per appena il 7% sono diminuite e per circa 1/3 sono rimaste esattamente come prima.

Secondo 3/4 delle persone intervistate, le principali disuguaglianze sono la mancanza di un criterio equo della distribuzione del reddito, seguito dalla concentrazione dei patrimoni personali (pensiamo al fatto che in Italia l’1% più ricco possiede 1/4 della ricchezza nazionale), le diverse opportunità di accesso al mondo del lavoro, la diversa qualità dei servizi sociali e sanitari ma anche la residenza in aree con diversi tassi di sviluppo.

Per iniziare a ridurre le disuguaglianze le persone intervistate indicano 3 azioni. 2 persone su 3 vorrebbero molta più attenzione alla sanità pubblica, alla scuola e al welfare; il 60% è convinto che serva un forte contrasto all’evasione fiscale e oltre il 50% vorrebbe che fossero rafforzate le misure di sostegno al reddito familiare.

Alle persone intervistate è stato chiesto quali credono che siano i settori del welfare in cui sarebbero necessari maggiori investimenti. Per 7 italiani su 10 il primo settore è quello della sanità pubblica, seguito dai servizi per le persone anziane e ai bambini (61%), le attività per l’inserimento lavorativo (58%), il contrasto alla marginalità sociale e il sostegno ai cittadini svantaggiati (63%) e le politiche per l’emergenza abitativa (35%).

Sappiamo bene che con i 23 miliardi della manovra finanziaria dedicati a bloccare l’aumento dell’IVA e l’attenzione alla riduzione del cuneo fiscale, rimangono poche risorse e sarà molto difficile rispondere a questi bisogni sociali che servirebbero anche a ridurre le disuguaglianze nel nostro Paese.

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