23N: Siamo Rivolta! Anche la Rete dei Numeri Pari alla manifestazione nazionale Non Una Di Meno

In occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la marea transfemminista di Non una di meno torna in piazza! Contro la vostra violenza, saremo rivolta!

📌23 NOVEMBRE – MANIFESTAZIONE NAZIONALE CONTRO LA VIOLENZA MASCHILE E DI GENERE ore 14.00 da Piazza della Repubblica
▶️Come arrivare
🚈Metro A Repubblica

📌PERCORSO DEL CORTEO
Concentramento: Piazza Della Repubblica, Viale Luigi Einaudi, Via Cavour, Piazza Esquilino, Via Liberiana, Via Merulana, Via Dello Statuto, Piazza Vittorio, Via Emanuele Filiberto, Arrivo: Piazza San Giovanni.

📌COMPOSIZIONE DEL CORTEO
Vogliamo che l’apertura delle donne e dei centri antiviolenza sia una scelta rispettata e condivisa da tutt*, ma soprattutto determinata ed agita insieme proprio in ragione del desiderio di essere al nostro fianco quel giorno e di costruire alleanze nelle differenze.

📌Cosa portare con sé
Saremo marea femminista e transfemminista, senza spezzoni organizzati né bandiere e simboli di partito e sindacaliI. Invitiamo tutt* a portare in piazza i simboli del movimento: i #panuelos fuxia mutuati dalla campagna argentina per l’aborto legale, i #pugni di fuoco simbolo di rivolta, le #maschere delle #luchadoras della campagna per Lucha y Siesta e gli spazi femministi, i cartelli, i cori, i contenuti della lotta contro la violenza strutturale contro le donne e di genere (https://bit.ly/337TOKR).

Tutte le altre info nel link ⤵
https://bit.ly/37vIr2I

📌FLASH-MOB DURANTE IL CORTEO

💥Per riprenderci lo spazio e la parola, per visibilizzare la nostra indignazione e la nostra forza, nel corso del corteo nazionale di Non Una Di Meno lanciamo un grido muto da praticare tutt*. Alle ore 16,30 ci fermeremo in ogni punto del corteo, ci sederemo a terra e staremo in silenzio assoluto per 5 minuti al termine dei quali esploderemo in un grande grido collettivo di gioia, di rabbia, di lotta!
Riprendiamo il #gridomuto dalle piazze spagnole e lo dedichiamo a Daniela Carrasco “Mimo”, ritrovata #torturata e #uccisa per aver partecipato alle proteste di piazza in Cile contro le misure neoliberiste e il regime di Pinera.

📌FLASH-MOB DELLE LUCHADORES IN AZIONE!

💥Luchadoras tenetevi pront*! Ecco un tutorial molto semplice realizzato dalle ragazze della Wild Up Crew.
Lucha y Siesta non si tocca e lo diremo anche con i nostri corpi!

💥💃…E dopo la manifestazione, tutt* a festeggiare, ballare e brindare insieme dalle ore 21 a Esc Atelier, Via dei Volsci 159, perchè La rivolta non è un ballo di gala!
https://www.facebook.com/events/840166449733346/

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All’indomani della manifestazione che ci vedrà insieme a Roma, è convocata per il 24 novembre l’assemblea nazionale di Non Una Di Meno verso lo sciopero del prossimo 8 marzo 2020.

📌OSPITALITA’ 23-24 NOVEMBRE E PARTECIPAZIONE AI TAVOLI DELL’ASSEMBLEA NAZIONALE
▶️Compila il FORM
(++ATTENZIONE CHIUSURA FORM++
E’ POSSIBILE PARTECIPARE ALL’ASSEMBLEA NAZIONALE DEL 24 NOVEMBRE ANCHE SENZA ESSERSI ISCRITT*)
https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSdPoqiVTyMAzf4P2WX41U55a4XVhl2ObD0r3S1kdhF74Z43_Q/viewform?vc=0&c=0&w=1

📌24 NOVEMBRE – ASSEMBLEA NAZIONALE A ROMA ore 10.00 presso (San Lorenzo)
Testo di convocazione: https://nonunadimeno.wordpress.com/2019/11/22/assemblea-nazionale-non-una-di-meno-roma-24-novembre-2019/

▶️Come arrivare
A piedi da fermata metro A Termini, Vittorio Emanuele, San Giovanni, Manzoni
🚃Tram 3 da: fermata metro A San Giovanni o Manzoni.
🚃Tram 3 o 19 da metro B Policlinico o Piramide

📌I TAVOLI TEMATICI saranno dislocati in questi spazi nel quartiere San Lorenzo

▶️Tavolo città femminista e transfemminista: spazi femministi, violenza, narrazione tossica e (in)giustizia patriarcale presso Nuovo Cinema Palazzo, Piazza dei Sanniti 9A (Testo di convocazione: https://bit.ly/34fbky9)
▶️Tavolo salario, reddito, welfare . libere/u dalla violenza economica presso Esc Atelier, Via dei Volsci 159 (Testo di convocazione: https://bit.ly/2D6ydba)
▶️Tavolo migrazioni. libere di muoverci libere di stare: contro ogni confine e razzismo presso Esc Atelier (Testo di convocazione: https://bit.ly/2Odb1i0)
▶️Tavolo ecofemminismo. Libere/u dalla violenza ambientale: transfemminismo ed ecologia (Testo di convocazione: https://bit.ly/2sa7V5H) presso Communia, Via dello Scalo San Lorenzo, 33
▶️Tavolo salute e autodeterminazione presso Il Grande Cocomero, Via dei Marzi 77 (Testo di convocazione: https://bit.ly/2QPC30B)

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📌APPELLO NON UNA DI MENO: CONTRO LA VOSTRA VIOLENZA, LA NOSTRA RIVOLTA!

Il prossimo 23 novembre la marea femminista e transfemminista tornerà a inondare le strade di Roma contro la violenza che segna le nostre vite e diventa sistema!

In tutto il mondo le donne sono in rivolta contro la violenza patriarcale, razzista, istituzionale, ambientale ed economica. In Sud America, in Medio Oriente, In Asia, in Africa, in Europa le donne e le persone lgbtqipa+ stanno affermando chiaramente che nessun processo di democratizzazione e liberazione è possibile senza trasformazione radicale dell’esistente. In Cile, in Messico, in Ecuador, in Argentina, in Brasile, le donne lottano contro la violenza patriarcale e economica che attacca i corpi e l’ambiente.

Le donne curde stanno difendendo e portando avanti un processo rivoluzionario femminista, ecologista e democratico e combattono per la liberazione da ogni fondamentalismo e contro l’autoritarismo turco. Il 23 novembre ci uniremo a queste sollevazioni globali, dalle quali traiamo forza e convinzione!

Abbiamo disvelato la natura strutturale e politica della violenza maschile, che agisce sulle donne e sulle soggettività lgbtqipa+. A quattro anni dall’esplosione del movimento femminista è il momento di affermare, a partire dalle lotte, dalle pratiche, dalla solidarietà femminista, rivendicazioni chiare e non negoziabili su cui vogliamo risposte.

Ogni 72 ore in Italia una donna viene uccisa da una persona di sua conoscenza, solitamente il suo partner, e continuano le violenze omolesbotransfobiche. Sono i giornali a valutare quale dei tanti femminicidi debba essere raccontato e come. Quello del “gigante buono” – come nel caso di Elisa Pomarelli – o quello di chi “se l’è cercata”. Quello della vittima dell’invasore nero o del raptus di gelosia, nel caso si tratti di un marito italiano.

Noi invece sappiamo che la violenza può colpire chiunque di noi e che non ha passaporto, colore né classe sociale, ma spesso ha le chiavi di casa. È la storia di tante donne e di persone non conformi al modello patriarcale che ogni giorno si ribellano a molestie, stalking, violenza domestica, psicologica, sessuale ma trovano ulteriore violenza nei tribunali.

È tempo di dire basta alla Giustizia Patriarcale: se in Parlamento la Pas (sindrome da alienazione parentale) finisce nel cassetto insieme al Ddl Pillon, nelle cause di divorzio è sempre più frequente il suo utilizzo per giustificare l’allontanamento dei minori dalle madri, diventando così uno strumento punitivo per le donne che si separano e un deterrente alla denuncia per le donne che subiscono violenza domestica. Vogliamo la Pas fuori dai tribunali!

Il Codice Rosso ha già fallito confermandosi una mera operazione propagandistica: è necessario riconoscere le donne come soggetto attivo e intervenire efficacemente prima e non dopo che la violenza o il femminicidio si compiono.

Per questo il lavoro dei centri antiviolenza femministi va riconosciuto, garantito e valorizzato perché siamo stanche di finire sul banco degli imputati o ricordate in maniera strumentale in qualche pessimo articolo di giornale. Gli spazi femministi sono invece sotto attacco in tutto il Paese e le risorse per le realtà che sostengono le donne che resistono alla violenza sono sempre più vincolate e carenti. Difendiamo e moltiplichiamo gli spazi femministi e transfemmninisti, come Lucha y Siesta, le case delle donne e tutti gli spazi di autodeterminazione sotto minaccia di sgombero!

L’indipendenza economica è la condizione fondamentale per affrancarsi dalla violenza, per essere libere di scegliere: le molestie e gli abusi si riproducono in condizioni di minaccia e di ricatto, nella vergogna e nella solitudine, ma ancora permane il limite di un anno di tempo entro cui denunciare. Questo limite è un’arma in mano a molestatori e stupratori.

Vogliamo essere liber* dalla povertà, dallo sfruttamento, dal rischio di licenziamento o del mancato rinnovo di contratto e dei documenti di soggiorno. In un paese in cui solo una donna su due lavora, la maternità può costarti il posto di lavoro e la disparità salariale è un dato di fatto, non serve la propaganda, ci vogliono atti concreti: vogliamo un salario minimo europeo, un reddito di autodeterminazione svincolato dalla famiglia e dai documenti di soggiorno, congedi di maternità, paternità e parentali di uguale durata e retribuiti per entrambi i genitori.

Se scegliere di fare un figlio non è semplice, non lo è nemmeno non farlo: obiezione di coscienza dilagante e smantellamento del welfare ostacolano la nostra autodeterminazione psicologica, sessuale e riproduttiva. Riprendiamoci i consultori pubblici e rompiamo il monopolio degli obiettori sulle nostre scelte: vogliamo educazione sessuale per conoscere, educazione al rispetto di generi e orientamenti sessuali, spazi per condividere, contraccezione gratuita per proteggerci, la pillola abortiva senza ricovero e fino a 12 settimane per decidere. Vogliamo servizi socio-sanitari pubblici e laici che garantiscano la salute e la libera scelta di tutte e tuttu.

L’Italia è il paese in Europa con il più alto numero di uccisioni di persone trans ‒ spesso donne trans, migranti e sex workers. La presa di parola delle persone trans e lgbtqiap+ contro la violenza di genere e dei generi è un fiume che ingrossa e rafforza la marea femminista e transfemminista che si riverserà a Roma il 22 novembre con la Trans Freedom March: l’autodeterminazione non ha confini!

La guerra contro le persone migranti sta raggiungendo intensità senza precedenti, non soltanto nel Mediterraneo, e colpisce soprattutto le donne facendo dello stupro un’arma di soggezione. Vogliamo fermare la violenza degli accordi che esternalizzano le frontiere, disseminando Europa, Mediterraneo e Nord Africa di lager del XXI secolo. Vogliamo essere liber* di muoverci attraverso i confini e di restare se lo vogliamo. vogliamo l’abrogazione dei decreti sicurezza che criminalizzano la migrazione, la solidarietà e il dissenso, di tutte le leggi che legano il permesso di soggiorno al lavoro o alla famiglia e di quelle che alimentano il razzismo negando la cittadinanza a chi è nat* o cresciut* in Italia. Un permesso di soggiorno europeo senza condizioni, asilo e cittadinanza sono i soli strumenti possibili contro violenza e sfruttamento. Reclamiamo l’accesso al welfare per tutt* contro la distruzione dello Stato sociale che anno dopo anno taglia risorse mentre aumenta la spesa militare.

La lotta femminista e transfemminista crea resistenza e alternativa nella costruzione di legami e intrecci attraverso la riappropriazione dello sciopero come pratica di conflitto come processo di trasformazione dell’esistente che opponga la cura, l’autodeterminazione e l’equità sociale allo sfruttamento dei corpi e dell’ambiente.

Scendiamo in piazza il 23 Novembre anche per tutte quelle donne e quelle persone che vedono limitata la propria libertà. Le donne e le persone trans detenute, le persone sottoposte a misure restrittive o confinate all’interno di strutture psichiatriche che le sottopongono a misure di contenimento inappropriate e violente.

Il 23 Novembre saremo a Roma, saremo insieme, porteremo in piazza i nostri corpi e le nostre relazioni, quelle che costruiscono la discontinuità che nessun governo può garantirci, quelle che uniscono le vite di milioni di donne e soggettività lgbtqiap+ in tutto il mondo. Il 24 novembre ci incontreremo in assemblea nazionale verso lo sciopero femminista e transfemminista dell’8 marzo. Di fronte alla violenza di questa società non facciamo un passo indietro: noi siamo rivolta!

https://nonunadimeno.wordpress.com/2019/11/12/appello-non-una-di-meno-23-novembre-manifestazione-nazionale-a-roma-contro-la-vostra-violenza-la-nostra-rivolta/

🚐PULLMAN DALLE CITTA’
🔴 Alessandria
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🔴 Ancona
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🔴 Bergamo
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🔴 Bologna
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🔴 Brescia
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🔴 Firenze
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🔴 Genova
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🔴 Imola
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🔴 Latina
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🔴 Lucca
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🔴 Milano
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🔴 Modena
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🔴 Pavia
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🔴 Perugia
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🔴 Pescara
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🔴 Piacenza
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🔴 Pisa
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🔴 Puglia
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🔴 Ravenna
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🔴 Reggio Emilia
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🔴 Terni
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🔴 Torino
https://www.facebook.com/events/2664076980279389/
🔴 Venezia e Treviso
https://www.facebook.com/events/846905655724961/

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