Contro i decreti sicurezza e le politiche securitarie sull’immigrazione, vogliamo una comunità più accogliente, lavoriamo per l’inclusione sociale, proponiamo una vera riforma sulla cittadinanza, combattiamo le disuguaglianze
L’emergenza umanitaria in atto vede ancora centinaia di persone morire nel mediterraneo.È sempre più necessario quindi dare seguito ad una rivendicazione che le piazze gremite degli ultimi tempi, le associazioni,richiedono a gran voce: uno stop alle politiche securitarie, all’odio e al razzismo,per abolire i decreti sicurezza, per dei processi reali di accoglienza e inclusione, per riconoscere la cittadinanza italiana ai bambini che nascono o che arrivano da piccoli e crescono in Italia.
Per questo come Cgil stiamo promuovendo anche in rete con altre associazioni una campagna per:
-rivendicare un intervento concreto dell’unione europea sul fronte migrazione per garantire la protezione umanitaria e per un’equa redistribuzione dei richiedenti asilo;
-garantire che i nostri porti siano aperti, contro i respingimenti in Libia;
-assicurare canali di ingresso regolari, in modo che le persone non siano più costrette ad affidarsi ai trafficanti e a rischiare la vita;
-un’accoglienza dignitosa e percorsi di inclusione efficaci alle persone che chiedono asilo all’Italia, attraverso reti territoriali di accoglienza e inclusione gestite dagli Enti locali e dalla società civile, riconoscendo il valore e l’impegno di lavoratori/lavoratrici e volontari/e;
-effettiva attuazione del diritto d’asilo previsto dalla Costituzione Italiana e di modifiche delle norme in base alle quali viene negata la residenza ai richiedenti asilo e rifiutato il permesso di soggiorno a decine di migliaia di persone che vivono sul nostro territorio.
-un contrasto fattivo alla violenza razzista e xenofoba che dilaga nel nostro paese
-una vera riforma della cittadinanza affinché i bambini che nascono o arrivano e crescono in Italia possano partecipare pienamente alla vita politica, economica e sociale di questo Paese;
-valorizzare il ruolo delle scuole di ogni ordine e grado come luoghi di inclusione;
-contrastare le marginalità sociali per l’inclusione delle persone in difficoltà.