Il 10 ottobre manifestiamo in tutta Italia contro il decreto sicurezza

Ancora una volta una estenuante trattativa con la Questura di Roma: alla richiesta di manifestare con un corteo nella giornata di mobilitazione nazionale del 10 ottobre è stato opposto un divieto invocando un protocollo ormai privo di senso per gli stessi firmatari. Le diverse realtà sociali e sindacali che stanno promuovendo l’iniziativa sono intenzionate a manifestare comunque in quella giornata e troveranno le forme per rendere visibile il contrasto con il decreto sicurezza approvato lunedì scorso.

Nel pomeriggio del 10 ottobre dalle ore 16 convochiamo un presidio sotto la sede della Prefettura, così come avverrà in diverse città italiane, per affermare l’assoluta distanza tra le politiche di controllo ed esclusione sociale dalle necessità abitative e di welfare del paese. Le pistole taser in dotazione alla forza pubblica e ai vigili urbani, l’aumento delle pene per chi si organizza e occupa per necessità stabili abbandonati, il ricorso alle intercettazioni per prevenire e punire l’invasione di edifici, i daspo urbani, le sanzioni penali per chi fa un picchetto o un blocco stradale, l’inasprimento delle misure specifiche contro i migranti e i richiedenti asilo sono strumenti utili per sbandierare l’ideologia del  “decoro” e della “sicurezza” in assenza di politiche sociali adeguate alle necessità di milioni di persone.

Reputiamo irricevibile questo messaggio rivolto verso le classi sociali più fragili, così come rifiutiamo la logica della coperta corta che si traduce nella vigilanza di quanti (tanti) non ce la fanno economicamente. La visione razzista ed escludente, basata sul controllo sociale dei poveri, che prova a schierare i penultimi contro gli ultimi, gli autoctoni contro lo straniero, il più forte contro il più debole non ci appartiene.

Per questo a partire dal 10 ottobre lanciamo una campagna di mobilitazione sociale importante. Un percorso di un aggregato largo e consapevole della partita che si giocherà nei due mesi di conversione in legge di un decreto inaccettabile, produttore di discriminazioni plateali, seminatore di tensioni e divisioni sociali pericolose. Rivoltiamo contro questa visione della società un punto di vista che fa delle differenze la sua forza.

Manifestiamo in corteo il 13 ottobre dalle ore 15 partendo da piazza Vittorio per raggiungere il centro della città. Alziamo la voce e mettiamoci in cammino!

Movimento per il diritto all’abitare, Comunità sudanese di via Scorticabove, Coordinamento Residence in lotta, AlterEgo, A buon diritto, Unione Inquilini, CGIL, Action_diritti in movimento, Si.cobas, Rete dei numeri pari, Link, Degage, Potere al popolo, Rifondazione comunista.